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‘A FIANCO DEL CORAGGIO’, STORIE DI UOMINI CHE AFFRONTANO LA MALATTIA DI MOGLI, FIGLIE O SORELLE
21 novembre 2022
Giunto alla 6° edizione il concorso bandito da Roche sulle storie di quegli uomini che affrontano la malattia della moglie, della figlia o della sorella con tutto il coraggio e la forza possibili. ‘Un bagaglio leggero’, il corto di Alessandro Guida e Daniele Barbiero
‘A fianco del coraggio’, storie di uomini che affrontano la malattia di mogli, figlie o sorelle: Project
di Maria Rita Montebelli
“Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare” scriveva Manzoni nei Promessi Sposi. Ma ci sono circostanze in cui il coraggio lo devi trovare. A tutti i costi. Come quando ti dicono che tua figlia di 9 anni ha un tumore e tua moglie ti si sgretola davanti nel dolore, giorno dopo giorno. È allora che un papà decide di prendere le redini, anzi il timone, della situazione e di cominciare un viaggio metaforico, quello della malattia della sua piccola, come se fosse il capitano, un capitano coraggioso naturalmente, di una nave che sta per affrontare un mare in tempesta. È la storia di Beatrice, del suo papà, della sua mamma e del tumore di Beatrice. Ed è la storia vincitrice (della quinta edizione del premio letterario ‘A Fianco del Coraggio’, bandito da Roche per far conoscere le storie di quegli uomini che affrontano la malattia della moglie, della figlia o della sorella con tutto il coraggio e la forza possibili. Storie nascoste nelle pieghe della quotidianità che questo premio ogni anno fa emergere sotto forma di un racconto, poi traslitterato in linguaggio cinematografico per raggiungere un pubblico ancora più vasto. Nel corto ‘Un bagaglio leggero’ di Alessandro Guida e Daniele Barbiero si racconta la storia vincitrice della V edizione, scritta da un papà, Maurizio Porcu, per la sua bimba alle prese con un tumore. Cinque minuti di pura poesia, con lo sciabordio delle onde a fare da colonna sonora, perché il patient journey della piccola Beatrice ricalca la falsa riga di una traversata in mare di qualche anno prima, destinazione Sardegna, con un mare dai flutti furibondi. Il tempo della guarigione della piccola scivola tra le dita del papà, come quella sabbia bianca conservata in un barattolo di vetro, quasi una clessidra destrutturata. Lui, capitano coraggioso, sa che non abbandonerà mai quella nave della compagnia ‘Beatrice Lines’. E anzi, si pone come pilastro emotivo della famiglia, il parafulmine delle paure e delle tensioni di tutti perché la mamma di Beatrice, sopraffatta dal dolore, non riesce a gettare il cuore oltre l’ostacolo e a credere in una possibile guarigione. Anche il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, intervenuto alla presentazione in anteprima di questo corto, ha voluto sottolineare il ruolo fondamentale del linguaggio cinematografico nel veicolare messaggi di alto valore sociale, come quelli promossi da questo premio letterario. Quello del concorso ‘A fianco del Coraggio’ è un modo diverso – e bellissimo – di parlare di persone con un tumore e dei loro care giver, degli uomini in particolare, troppo spesso considerati marginali e meno supportivi, rispetto alle controparti femminili. Ma le storie raccolte da ‘A fianco del coraggio’ contraddicono questa narrazione stereotipata. Un premio fortissimamente voluto da Maurizio De Cicco, Presidente e Amministratore Delegato Roche, che ogni anno ci regala la sua commozione, di fronte a storie che fanno entrare in risonanza la sua grande sensibilità. Perché essere a capo di una multinazionale pharma, da 125 anni in Italia, leader in campo oncologico, non significa derogare ai propri sentimenti, ma al contrario far leva su questi per trovare ogni giorno quello slancio e quella motivazione per ‘fare adesso quello che servirà ai pazienti di domani’, che è poi il mantra di Roche, quello che ti accoglie subito quando entri negli headquarter di Monza. E cosa si può offrire di più bello ai pazienti e a quelli che lo diventeranno domani? Una cura per il cancro. Sempre più efficace, sempre più precisa, sempre più rispettosa della persona che la riceve. Una grande missione. Un’enorme responsabilità, che merita il rispetto e l’ammirazione di tutti. “Attenzione alle persone, cura, innovazione. È quello che abbiamo voluto riassumere – spiega De Cicco - anche nel francobollo commemorativo dei nostri primi 125 anni in Italia. Un quadratino colorato di 4 centimetri che racconta la storia e la missione di Roche Italia, con la doppia elica del DNA che sembra uscire dalle mani di una persona che la protegge e se ne prende cura attraverso la ricerca”.
La giuria della V edizione, presieduta da Gianni Letta, era composta da Saverio Cinieri, Angela Coarelli, Marco Costa, Sergio Del Prete, Elisabetta Iannelli, Giovanni Parapini, Enrico Vanzina ed Emanuela Zocaro. Lo spot tratto dalla storia vincitrice andrà in onda sulle reti Mediaset, e nei circuiti cinematografici partner dell’iniziativa (Circuito Cinema, Massimo Ferrero Cinemas, The Space). Anche la VI edizione di #afiancodelcoraggio continuerà a raccontare storie di uomini che si prendono cura di una donna con un tumore; si può partecipare inviando una storia attraverso il sito web www.afiancodelcoraggio.it, entro il 15 marzo 2023. Dal 12 aprile al 12 maggio il pubblico avrà la possibilità di premiare con un ‘like’ la storia preferita.
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