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FUNZIONA ED È SICURO IL QUADRIVALENTE SOMMINISTRATO CON IL VACCINO ANTI-COVID 19

2 dicembre 2021

I risultati preliminari del primo studio di co-somministrazione del vaccino di Sanofi Pasteur con la terza dose di vaccino COVID-19 mRNA mostrano che è sicura, ben tollerata e con una adeguata risposta anticorpale pari a ciascun vaccino somministrato singolarmente

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Funziona ed è sicuro il quadrivalente somministrato con il vaccino anti-COVID 19: Project

di Cristina Saja


La somministrazione contemporanea del vaccino quadrivalente ad alto dosaggio di Sanofi Pasteur con la terza dose di vaccino COVID-19 mRNA è sicura, ben tollerata e con una adeguata risposta anticorpale, pari a ciascun vaccino somministrato singolarmente. Lo confermano i risultati preliminari del primo studio descrittivo di co-somministrazione del vaccino anti-COVID19con il vaccinoantinfluenzale quadrivalente ad alto dosaggio, indicato negli adulti dai 60 anni di età in Italia. Si tratta dell’unico vaccino antinfluenzale che ha dimostrato una superiore efficacia nella prevenzione della malattia influenzale confermata in laboratorio e la riduzione delle complicanze associate all'influenza, come ricoveri per eventi cardiovascolari e polmonite, per 10 stagioni consecutive in più di 34 milioni di persone. “Negli ultimi decenni – ricorda Stefania Maggi, dirigente di ricerca Cnr  dell’Istituto di Neuroscienze sezione Padova–Invecchiamento, intervenendo in occasione della Media Master Class 'Raccontare l’influenza al tempo della pandemia’ che si è tenuta presso l’Università La Sapienza di Roma– ci si è focalizzati sullo sviluppo di vaccini proprio per la popolazione anziana che deve affrontare il problema della diminuita resistenza alle infezioni e della diminuita immunogenicità”. Sul perché sia necessario vaccinare gli anziani contro l’influenza soprattutto in questo periodo, l’esperta del Cnr è sicura: “Innanzitutto perché la presenza del Covid-19 – sostiene - permette agli anziani vaccinati contro l’influenza di arrivare, eventualmente, ad avere il contatto con il virus in una situazione più resistente”.


“Questo studio dimostra come in un periodo storico senza precedenti come quello che stiamo vivendo, ancora segnato dall’emergenza sanitaria della pandemia e con la nuova stagione influenzale alle porte, abbiamo necessità di risposte puntuali, rapide e concrete sulla gestione ottimale ed efficace delle campagne di vaccinazione. Questo è il primo studio che ha permesso di produrre evidenze scientifiche positive in termini di risposte anticorpali e di profilo di sicurezza, a supporto della somministrazione concomitante del vaccino antinfluenzale ad alto dosaggio con la terza dose di vaccino anti-COVID19. Questi risultati vanno nella direzione di facilitare lo svolgimento delle campagne di vaccinazione al fine di garantire una protezione ottimale per la popolazione ad alto rischio”, afferma Francesca Trippi, Medical Head di Sanofi Pasteur.


Questo studio descrittivo è stato condotto negli Stati Uniti e ha arruolato circa 300 partecipanti che hanno ricevuto due dosi di un vaccino COVID-19 mRNA come vaccinazione primaria almeno cinque mesi prima dell'arruolamento. Lo studio valuta il profilo di sicurezza e la risposta immunitaria in seguito alla somministrazione contemporanea della terza dose di vaccino anti-COVID19 mRNA (dose da 100 mcg) con il vaccino antinfluenzale quadrivalente ad alto dosaggio. I risultati completi dello studio saranno pubblicati nel corso dell'anno. studio è promosso da Sanofi, in collaborazione con la Biomedical Advanced Research and Development Authority (BARDA), parte dell'ufficio dell'Assistente Segretario per la Preparazione e la Risposta del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, e con Moderna.


Il vaccino quadrivalente ad alto dosaggio èil primo e unico vaccino quadrivalente anti-influenzale ad alta immunogenicità indicato dai 60 anni di età e disponibile anche in Italia. Il suo alto dosaggio – con una quantità di antigene quattro volte superiore rispetto al vaccino quadrivalente a dosaggio standard – garantisce superiorità in termini di efficacia e protezione come comprovato in uno studio randomizzato su larga scala, cui si è aggiunta una sperimentazione che ha coinvolto anche due centri italiani. È stato sviluppato per fornire una migliore protezione agli ultra 60enni che rappresentano la popolazione a maggior rischio di gravi complicanze correlate all’influenza come polmonite, eventi cardio-vascolari e ictus. Ha un’esperienza di più di dieci anni di utilizzo negli Stati Uniti e in Canada nella sua formulazione trivalente.

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