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WALTER FARRIS: “ENORME IL VALORE SOCIALE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA FARMACEUTICA DURANTE LA PANDEMIA”

25 marzo 2022

A colloquio con il nuovo presidente dell’Associazione Distributori Farmaceutici (ADF) - la sigla di categoria che rappresenta a livello nazionale e internazionale le Aziende italiane del settore della Distribuzione Intermedia Farmaceutica – e il suo ruolo durante la pandemia COVID-19

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di Cristina Saja


Tra i contributi positivi di cui l’Italia si è avvalsa durante il periodo pandemico va certamente evidenziato il settore della distribuzione intermedia del farmaco, che ha giocato un ruolo chiave per la salute degli italiani. Ne abbiamo parlato con Walter Farris (foto), presidente dell’Associazione di categoria ADF aderente a Confcommercio che copre più del 60% del fatturato dei grossisti farmaceutici in Italia. “Le nostre aziende – ha dichiarato Farris - anche durante il lockdown,hanno garantito alla cittadinanza la distribuzione di farmaci, dispositivi medici, mascherine, tamponi e vaccini. Grazie a questo servizio fondamentale gli italianihanno riconosciuto l’incisivo valore sociale della distribuzione intermedia dei farmaci. Infatti, come evidenzia uno studio CENSIS, il 92% degli italiani considera l’operato della nostra categoria una garanzia per la propria salute.” – ha continuato Farris soffermandosi, tra l’altro, sulle sfide che la sua presidenza dovrà affrontare. ”Certamente un obiettivo importante sarà quello di poter continuare ad assicurare il servizio pubblico essenziale a tutela della salute della popolazione garantendo al tempo stesso la sostenibilità delle nostre aziende”. In tutto il Paese, leimprese che operano nella distribuzione intermedia farmaceutica, capillarmente distribuite sul territorio nazionale con 160 siti logistici, 17 mila addetti incluso l’indotto, sono in grado di garantire 90 mila consegne di farmaci, dispositivi medici e parafarmaci al giorno raggiungendo circa 19.400 farmacie e 6 mila parafarmacie oltre a ospedali e ASL. Un settore che soffre da anni di una sotto remunerazione dovuta ad una legge che ha ridotto i margini sui farmaci di classe A, generando una perdita media di almeno 26 centesimi per ogni confezione consegnata (analisi Università Sapienza). A questa situazione, già grave di per sé, si aggiungono le criticità dovute al caro-energia (+131%) e all’aumento del carburante (+90%), con un pesante impatto sui costi del servizio, senza contare le agitazioni degli autotrasportatori che rischiano di bloccare gli approvvigionamenti delle merci. Di fronte a questo scenario, l'ADF paventa il rischio per la sostenibilità del servizio e la regolarità delle forniture alle farmacie. “Apprezziamo l’impegno del Governo per le misure recentemente varate in materia di sostegno a famiglie e imprese, sebbene temporanee e da potenziare - ha concluso Farris - mentre torniamo a sollecitare misure congiunturali e strutturali sempre più urgenti e improrogabili specifiche per la categoria, per poter continuare a garantire l’alto standard di qualità del nostro settore, anello centrale della filiera del farmaco a tutela della salute pubblica del nostro Paese.”

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